Il calendario nazionale degli spegnimenti della tv analogica non si tocca. Nel presentare il Mediaset-day di Piazza del Popolo (sabato e domenica a Roma) il viceministro delle Comunicazioni, Paolo Romani, è sicuro. Il rinvio di qualche mese richiesto dal presidente della Regione Lazio, Marrazzo? Non s'ha da fare e lo stesso Marrazzo se n'è reso conto. A Roma e in 166 comuni del Lazio (e in otto della provincia di Terni) Rai2 e Rete4 da martedì prossimo si vedranno solo in tecnologia digitale. Bisogna, allora, far dotare di decoder la maggioranza dei 4,5 milioni di cittadini interessati nel Lazio (di cui 2,7 a Roma e provincia). Sono poche migliaia, finora, gli anziani con più di 65 anni e sotto i 10mila euro annui di reddito (dovrebbe essere sui 150mila) ad avere usufruito del "buono" da 50 euro. Il quale dà diritto a uno sconto, praticato dal rivenditore, per l'acquisto di un decoder "evoluto", quelli in grado di ricevere la pay e la pay-per-view di Mediaset Premium (e di Dahlia). Può darsi che gli anziani con meno di 10mila euro annui preferiscano i più economici zapper, non avendo un reddito per comprare partite e film.
«Dicevano che il digitale si faceva solo per salvare Rete 4 - sottolinea Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset - e invece si tratta della maggiore rivoluzione tecnologica dopo l'introduzione della tv a colori. I cittadini avranno più canali e più qualità dell'immagine». Sono sette su dieci, comunque, i cittadini romani che hanno già oggi la possibilità di ricevere la tv digitale, comprendendo Sky e l'IP-TV di Telecom e Fastweb, spiega Andrea Ambrogetti, presidente dell'associazione Dgtvi. L'87,4% dei cittadini laziali sa del passaggio al digitale mentre il 54% conosce anche la data precisa. Sabato e domenica a Piazza del Popolo si potrà sapere tutto, o quasi, della tv digitale terrestre.